Cos'è un tardigrado?

E perché è l'animale più figo sul pianeta Terra?

Quando tutto sembra andar male, nei momenti in cui ti senti in ambienti sfavorevoli e così complessi, quando sei sotto assedio dalle difficoltà della vita, sii come il Tardigrado.

Il Tardigrado è stato scelto come animale guida per la Tardigrado srl, mascotte e simbolo di ciò che le giovani generazioni devono affrontare, in un habitat talvolta a loro sfavorevole.

Ma partiamo dal principio

(Oppure ascolta il nostro podcast gratuito dedicato ai tardigradi)
I primi tardigradas sono apparsi sul pianeta Terra circa 600 milioni di anni orsono, molto prima dell'era geologica dei dinosauri, e sono sopravvissuti fino ad oggi superando le cinque grandi estinzioni di massa.
IL TEMPO DEI DINOSAURI
IL TEMPO DEI TARDIGRADI
IL TEMPO DEGLI UMANI
Oggi i tardigradi sono distribuiti su tutto il globo, e vivono sia in acqua che sulla terra.
Loro sono ovunque, veramente ovunque.
I tardigradi sono esseri microscopici Ve ne sono diverse specie ma sono quasi tutti trasparenti, con otto zampette e una bocca che usano per risucchiare il cibo.
Si cibano di ife, vegetali o fluidi animali Ma anche di altri microrganismi che vivono nei loro ambienti. D'altronde, per riprodursi hanno bisogno di energie.
Si riproducono per via sessuale e depongono fino a 30 uova Ma a volte anche per partenogenesi: vengono deposte uova non fecondate e nascono copie clonate del genitore.

Forse gli essere umani si sono evoluti tanto da acquisire la capacità di stravolgere il sistema terrestre, ma i tardigradi ci hanno accompagnato silenziosamente durante lo sviluppo della civiltà umana, e da quando li abbiamo scoperti ci siamo resi conto che molto probabilmente continueranno ad abitare il pianeta anche dopo di noi.

Devi ancora saziarti di informazioni sui tardigradi?
Non c'è problema, siamo qua per te.
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Cellule in un tardigrado
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Cellule in una mosca
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Cellule in un essere umano
Il segreto del tardigrado invincibile.

Puoi trovarli ovunque ci sia un po' d'acqua, tra licheni e muschi. D'altronde come tutti gli altri animali sul Pianeta, anche questo origina dai mari, dove tutt'ora continuano ad esistere centinaia di specie diverse. Alcune vivono sulla sabbia, altre tra gli scogli e sui fondali oceanici: non c'è habitat che non abbiano conquistato.
Le teorie sulla loro storia evolutiva sono ancora messe in discussione dalla comunità scientifica. Essendo animali molto piccoli e antichi, non sono stati ritrovati abbastanza fossili ben conservati da poter analizzare. E spesso, quanto viene trovato un fossile, si scopre appartenere ad una nuova specie di tardigrado fin ora sconosciuta. Condivide parti di DNA con nematodi (piccoli vermi microscopici) ma anche con artropodi (insetti e ragni). L'unica cosa certa è che fa parte del regno animale come noi umani. Gli studi sono ancora in corso.
Ma perché durante la loro evoluzione sono diventati così resistenti da sopravvivere persino a pressioni atmosferiche che sulla Terra non esistono?
Non ci è dato saperlo. Pensa che in un laboratorio universitario del Kent, in Inghilterra, hanno provato anche a spararli con la forza di 1,01 GigaPascal. Ovvero sono stati sparati a circa 3'000 km/h, e sono sopravvissuti.
Infine, non dimentichiamo l'altra caratteristica implicita nel loro DNA: il tardigrado è un animale dannatamente coccoloso. Al punto che gli anglosassoni lo chiamano waterbear, orsetto d'acqua.
Tutte queste caratteristiche così estreme sono concentrate totalmente in un migliaio di cellule. Si definiscono animali eutelici, ossia dal momento della nascita al momento della morte sono composti del solito numero di cellule. Non crescono e rimangono sempre così poche; circa un migliaio.

Il segreto della loro resilienza si chiama criptobiosi, ed è ciò che mettono in atto nel momento in cui si ritrovano congelati in uno strato di ghiaccio o in ambienti secchi e totalmente privi di acqua.
I tardigradi chiudono le loro zampette e iniziano a liberarsi del 99% di tutta l’acqua che hanno nel corpo, disidratandosi completamente e annullando il loro metabolismo.
Producono uno zucchero, il trealosio, che avvolge le loro cellule proteggendole e una proteina che non è stata trovata in nessun altro animale sulla Terra: la Dsup, che difende il DNA dei tardigradi dalle radiazioni.
In questo stato di sonno profondo un tardigrado non invecchia, e resta in attesa di un ambiente più favorevole in cui vivere e un po’ d’acqua. Nei laboratori di tutto il mondo hanno provato a risvegliare dei tardigradi in criptobiosi da decenni: gli animali si sono risvegliati nel giro di una mezz’ora, iniziando poi a deporre uova e a figliare come se non fosse mai accaduto nulla.